… Un piccolo paesello che è un grande esempio di integrazione
C’era una volta… Potremmo esordire cosi. L’incipit della nostra passeggiata fotografica potrebbe iniziare come nei racconti del passato.
Infatti la piccola cittadina di Drosi (fraziona di Rizziconi), meta della nostra passeggiata, ha una chiesa, – quella del Santo Protettore, San Martino Vescovo – che sorge sulle antiche vestigia di un tempio romano.
La chiesa si affaccia su una piazzetta, e pur nella sua semplicità mantiene lo stile neoclassico, ha doppia torre campanaria, fornita di una ripidissima scala che, ai quattro temerari che si sono avventurati, ha consentito di raggiungere, anzi di “arrampicarsi” sino alla cima, all’altezza delle campane, e visitare, inoltre la cantoria.
Il bellissimo portale in pietra, opera degli scalpellini locali, presenta due colonne in stile greco con sopra un’architrave.
L’interno della chiesa, ad una sola navata, presenta opere di elevatissimo pregio, quali il ciborio del cinquecento ed una statua in marmo raffigurante San Giovanni Battista con i simboli della Cristianità, opera del Bottone.
Ovviamente, abbiamo avuto l’onore di una guida, locale, che oltretutto è anche un nostro associato.
Finita la visita alla chiesa, ci siamo inoltrati per le vie del paese, notando, un forte abbandono di case, dovuto alla migrazione dei decenni passati.
In compenso, vi è l’integrazione, di immigrati, provenienti dalla fascia equatoriale e sub equatoriale del continente africano.
Abbiamo fotografato diversi scorci, constatando un silenzio surreale, questo, dovuto al cambiamento, per lo spopolamento.
Andando a ritroso con l’immaginazione potremmo quasi sentire il vociare dei bambini, numerosi, in quei tempi, a giocare per le strade, magari, anche le voci delle mamme che dalla finestra di casa urlano i loro nomi per farli rientrare in casa, per fare i compiti o per cenare. Non mancano le donne sedute sull’uscio, raggruppate fra vicine mentre svolgono quelli che una volta si chiamavano “i lavori femminili”.
Adesso “rimbomba” solo il silenzio.
Subito dopo, ci siamo recati alla volta di Rizziconi. Il nostro socio Francesco Forestieri, originario di questa ridente località ci ha fatto da guida. Anche qui, non abbiamo potuto far altro che constatare, per quanto riguarda lo spopolamento, che la situazione non è dissimile da quanto abbiamo visto nella piccola frazione di Drosi.
Francesco, ci ha guidato per le vie più antiche di Rizziconi, spiegandoci la storia dei ogni quartiere e delle famiglie che un tempo li abitavano.
Anche questa uscita ci ha arricchito ulteriormente. Come nei racconti del passato rientrammo a casa, felici della scoperta, che anche piccoli borghi, hanno uno scrigno dove sono custoditi “gioielli” di notevole valore artistico.
Alla prossima.
Articolo e prime due foto a cura di Angela Parrello – Copertina e ultime due foto di Giuseppe Tripodi